Il gres porcellanato è una ceramica a pasta compatta e dura, colorata, non porosa. La parola “grès” sta a significare che la massa ceramica della piastrella è estremamente greificata, compatta appunto, da cui l’eccezionale resistenza. Il risultato è un impasto di argilla magra, poco refrattaria, cotta al forno (1200-1400 C°) fino a raggiungere uno stato di vetrificazione non porosa e l’impermeabilità.
Il gres porcellanato è il materiale che si segnala per i valori più bassi di assorbimento d’acqua, vale a dire la quantità di acqua che, in particolari condizioni, la lastra può assorbire.
Da questa caratteristica (che è anche uno dei due parametri su cui si basa la classificazione delle norme EN ISO) discende anche il più alto grado di resistenza alla flessione, vale a dire la massima tensione che il materiale, sottoposto ad una crescente azione di flessione, può tollerare prima di rompersi.
Tra le caratteristiche più salienti del grès porcellanato troviamo anche la elevatissima resistenza all’abrasione, ovvero la resistenza che la superficie oppone alle azioni connesse con il movimento di corpi, superfici o materiali a contatto con essa.
Metodo applicabile alle sole piastrelle di ceramica non smaltate. Il metodo di prova e l’espressione dei risultati sono uguali a quelli riportati nelle precedenti Norme Europee (EN 102). È stata apportata solo una modifica per quanto riguarda il materiale da usare per la calibrazione dello strumento. La procedura di taratura rimane invariata.
Individuare l’indice “R” di resistenza allo scivolamento, in funzione dell’angolo di inclinazione con cui una persona fisica che cammina sul piano inclinato non è più in grado di mantenere l’equilibrio.
Metodo applicabile a tutte le superfici di esercizio delle piastrelle di ceramica per determinare la resistenza alle macchie. Ognuno degli agenti macchianti deve essere mantenuto per 24 ore su almeno 5 campioni di prova la cui superficie di esercizio è stata preventivamente pulita ed essicata. La rimozione degli agenti macchianti avviene per fasi successive avvalendosi di diversi agenti pulitori e procedure di pulizia.
Tutti i prodotti REFIN sono a CLASSE 5.
L’assorbimento è l’attitudine che ha il prodotto ceramico a lasciarsi penetrare dall’acqua. È facile comprendere come tale fenomeno sia di grande importanza per la determinazione delle caratteristiche e qualità meccaniche del prodotto. Per questo le norme europee CEN suddividono le piastrelle pressate secondo la percentuale d’assorbimento dividendole in cinque gruppi: ANNEX G, H, J, K, L.
La resistenza chimica è la capacità dello smalto di tollerare a tmperatura ambiente il contatto con sostanze chimiche (di uso domestico, macchianti, additivi per piscine, acidi e basi) senza subire alterazioni di aspetto.
La resistenza al gelo è la caratteristica che possono avere le piastrelle in presenza di acqua a temperature inferiori a 0°C di non subire danneggiamenti per le tensioni legate all’aumento di volume dell’acqua per congelamento. Viene indicato se la piastrella resiste.
La resistenza allo sbalzo termico è la capacità della superficie dello smalto di non subire alterazioni visibili allo “shock” derivante dalla differenza di temperatura procurata con cicli successivi di immersione in acqua a temperatura ambiente a stazionamento in stufa a temperature maggiori di 105°C. Viene indicato se la piastrella resiste o meno.
La resistenza alla flessione è un valore limite di carico applicato su tre punti che la piastrella può sopportare senza arrivare a frattura. Il valore viene espresso in N/mm2 e la norma ISO 10545/4 stabilisce i valori minimi di accettabilità come segue:
La resistenza all’abrasione è la capacità della superficie dello smalto di resistere all’azione di usura provocata dal camminamento o dallo sfregamento di corpi maccanici (carrelli, ecc.). Tale azione d’usura è strettamente collegata all’agente meccanico (suola di gomma, suola di cuoio, ecc.); al materiale d’apporto (acqua, sabbia, fanco, ecc.) e all’intensità di traffico. Secondo la norma, le piastrelle vengono classificate secondo la loro destinazione d’uso in queste classi:
TIPO DI SPORCO INORGANICO | SOLUZIONE A BASE |
Carbone, efflorescenze calcaree, gesso, segni metallici, ruggine, grafite, tempere murali… | ACIDA (*)tipo FILA DETERDEK |
TIPO DI SPORCO ORGANICO | SOLUZIONE A BASE |
Coca cola, caffè, vino, birra, gelato, maionese, marmellata, shampoo, rossetto… | ALCALINAtipo FILA PS/87 |
Pneumatici, suole di gomma o delle scarpe… | |
TIPO DI SPORCO SINTETICO | SOLVENTE |
Resine, oli siliconici o meccanici, cere di candela, vernice, inchiostri, lampostil… | tipo DILUENTE, ACETONE, FILASOLV… |