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Il Gres Porcellanato

Che cos' è il Gres Porcellanato?


Il gres porcellanato è una ceramica a pasta compatta e dura, colorata, non porosa. La parola “grès” sta a significare che la massa ceramica della piastrella è estremamente greificata, compatta appunto, da cui l’eccezionale resistenza. Il risultato è un impasto di argilla magra, poco refrattaria, cotta al forno (1200-1400 C°) fino a raggiungere uno stato di vetrificazione non porosa e l’impermeabilità.

Il gres porcellanato è il materiale che si segnala per i valori più bassi di assorbimento d’acqua, vale a dire la quantità di acqua che, in particolari condizioni, la lastra può assorbire.

Da questa caratteristica (che è anche uno dei due parametri su cui si basa la classificazione delle norme EN ISO) discende anche il più alto grado di resistenza alla flessione, vale a dire la massima tensione che il materiale, sottoposto ad una crescente azione di flessione, può tollerare prima di rompersi.

Tra le caratteristiche più salienti del grès porcellanato troviamo anche la elevatissima resistenza all’abrasione, ovvero la resistenza che la superficie oppone alle azioni connesse con il movimento di corpi, superfici o materiali a contatto con essa.

Vantaggi del gres porcellanto

  • Resistenza agli urti e sollecitazioni
  • Resistenza all’usura
  • Resistenza alle scalfitture
  • Antigelivo
  • Resistenza agli attacchi chimici
  • Resistenza alle macchie



Caratteristiche tecniche del gres porcellanato

Caratteristiche tecniche

RESISTENZA ALL’ABRASIONE PROFONDA
UNI EN ISO 10545-7

Metodo applicabile alle sole piastrelle di ceramica non smaltate. Il metodo di prova e l’espressione dei risultati sono uguali a quelli riportati nelle precedenti Norme Europee (EN 102). È stata apportata solo una modifica per quanto riguarda il materiale da usare per la calibrazione dello strumento. La procedura di taratura rimane invariata.

DETERMINAZIONE DELLE CARATTERISTICHE ANTISDRUCCIOLO
DIN 51130, DIN 51097, ASTM C 1028

Individuare l’indice “R” di resistenza allo scivolamento, in funzione dell’angolo di inclinazione con cui una persona fisica che cammina sul piano inclinato non è più in grado di mantenere l’equilibrio.

DETERMINAZIONE DELLA RESISTENZA ALLE MACCHIE
UNI EN ISO 10545-14

Metodo applicabile a tutte le superfici di esercizio delle piastrelle di ceramica per determinare la resistenza alle macchie. Ognuno degli agenti macchianti deve essere mantenuto per 24 ore su almeno 5 campioni di prova la cui superficie di esercizio è stata preventivamente pulita ed essicata. La rimozione degli agenti macchianti avviene per fasi successive avvalendosi di diversi agenti pulitori e procedure di pulizia.

  • CLASSE 5; la macchia viene rimossa con acqua calda
  • CLASSE 4; la macchia viene rimossa con agente pulitore commerciale debole
  • CLASSE 3; la macchia viene rimossa con agente pulitore commerciale forte
  • CLASSE 2; la macchia viene rimossa con solventi quali ad esempio l’acetone

Tutti i prodotti REFIN sono a CLASSE 5.

ASSORBIMENTO ACQUA
UNI EN ISO 10545-3

L’assorbimento è l’attitudine che ha il prodotto ceramico a lasciarsi penetrare dall’acqua. È facile comprendere come tale fenomeno sia di grande importanza per la determinazione delle caratteristiche e qualità meccaniche del prodotto. Per questo le norme europee CEN suddividono le piastrelle pressate secondo la percentuale d’assorbimento dividendole in cinque gruppi: ANNEX G, H, J, K, L.

RESISTENZA CHIMICA
UNI EN ISO 10545-13

La resistenza chimica è la capacità dello smalto di tollerare a tmperatura ambiente il contatto con sostanze chimiche (di uso domestico, macchianti, additivi per piscine, acidi e basi) senza subire alterazioni di aspetto.

RESISTENZA AL GELO
UNI EN ISO 10545-12

La resistenza al gelo è la caratteristica che possono avere le piastrelle in presenza di acqua a temperature inferiori a 0°C di non subire danneggiamenti per le tensioni legate all’aumento di volume dell’acqua per congelamento. Viene indicato se la piastrella resiste.

RESISTENZA ALLO SBALZO TERMICO
UNI EN ISO 10545-9

La resistenza allo sbalzo termico è la capacità della superficie dello smalto di non subire alterazioni visibili allo “shock” derivante dalla differenza di temperatura procurata con cicli successivi di immersione in acqua a temperatura ambiente a stazionamento in stufa a temperature maggiori di 105°C. Viene indicato se la piastrella resiste o meno.

RESISTENZA ALLA FLESSIONE
UNI EN ISO 10545-4

La resistenza alla flessione è un valore limite di carico applicato su tre punti che la piastrella può sopportare senza arrivare a frattura. Il valore viene espresso in N/mm2 e la norma ISO 10545/4 stabilisce i valori minimi di accettabilità come segue:

  • BIb 35
  • BIIa 30
  • BIIb 18

RESISTENZA ALL’ABRASIONE
UNI EN ISO 10545-7

La resistenza all’abrasione è la capacità della superficie dello smalto di resistere all’azione di usura provocata dal camminamento o dallo sfregamento di corpi maccanici (carrelli, ecc.). Tale azione d’usura è strettamente collegata all’agente meccanico (suola di gomma, suola di cuoio, ecc.); al materiale d’apporto (acqua, sabbia, fanco, ecc.) e all’intensità di traffico. Secondo la norma, le piastrelle vengono classificate secondo la loro destinazione d’uso in queste classi:

  • PEI I Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico leggero e senza sporco abrasivo; es. bagni, camere da letto
  • PEI II Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico medio e ad azione abrasiva medio-bassa; es. studi, soggiorni
  • PEI III Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico medio forte con azione abrasiva media; es. ingressi, cucine di case private
  • PEI IV Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico intenso; es. ristoranti, uffici, negozi, uffici pubblici (ad esclusione dei pavimenti sottostanti casse e banchi di pubblici esercizi e passaggi ristretti obbligati)
  • PEI V Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico particolarmente intenso.

Come deve avvenire la PRIMA PULIZIA del GRES PORCELLANATO?

Il lavaggio dopo posa è una fase di fondamentale importanza per tutti gli interventi successivi di manutenzione. Con tale intervento si eliminano i residui di posa ed il normale sporco di cantiere come: malta, colla, pittura, ecc.Una volta trascorsi i tempi di stagionatura dello stucco cementizio (almeno 3-4 giorni), si deve procedere ad una pulizia con detergente acido tamponato attenendosi scrupolosamente alle istruzioni d’uso e diluizioni indicate sulla confezione del produttore.Per questa operazione Atlas Concorde suggerisce l’utilizzo di FILA DETERDEK, in quanto non sviluppa fumi nocivi e non aggredisce le fughe, secondo le modalità seguenti: • Utilizzare FILA DETERDEK diluito 1:5 (1 litro di FILA DETERDEK in 5l di acqua possibilmente calda; resa: 1litro/40mq)
• Spazzare bene il pavimento e quindi distribuire uniformemente la soluzione acida diluita utilizzando un normale spazzettone, mop-lavapavimenti (mocio), o uno straccio ruvido per ambienti residenziali oppure nel caso di grandi superfici, frizionando con monospazzola dotata di dischi con tampone di colore verde per grandi superfici
• Lasciare agire per qualche minuto, in funzione dell’intensità dello sporco
• Intervenire energicamente con spugna abrasiva, tipo Schotch-brite verde, oppure con spazzolone con setole in nylon per superfici strutturate o nel caso di grandi superfici con monospazzola munita di disco verde ed aspira liquidi
• Raccogliere il residuo con stracci oppure aspira liquidi
• Risciacquare accuratamente con acqua calda ripetendo l’operazione anche più volte sino all’eliminazione di qualsiasi alone o residuoQualora rimanessero zone non perfettamente pulite, ripetere il lavaggio acido a concentrazioni più elevate.AVVERTENZA:Tale intervento può risultare aggressivo nei confronti di materiali e componenti ubicati vicino alla piastrellatura, ad esempio, soglie e davanzali di marmo, serramenti metallici e altro; si invita pertanto a proteggere opportunamente queste parti prima di procedere alla pulizia come riportato in precedenza.

    1. Come deve avvenire la PULIZIA ORDINARIA del GRES PORCELLANATO?

      Una corretta pulizia viene semplicemente effettuata mediante strofinaccio o spugna inumidita in una soluzione diluita di un detergente neutro per piastrelle tipo FILA CLEANER seguendo le istruzioni d’uso e diluizioni indicate sulla confezione dal produttore.Evitare l’utilizzo di prodotti ceranti e/o impregnanti; per le grandi superfici è consigliabile l’utilizzo di macchine lavasciuga.Atlas Concorde consiglia:QUOTIDIANAMENTE di: • Asportare bene la polvere con apposite scope, panni di lana o aspirapolvere
      • Lavare con FILA CLEANER (detergente neutro a basso residuo) in diluizione 1:200 (una tazzina in un secchio da 5 litri d’acqua) utilizzando uno straccio umido che andrà sciacquato spesso nella soluzioneATTENZIONE:Se il pavimento, dopo qualunque tipo di lavaggio, presenta segni di passaggio dello straccio, lavare bene con acqua pulita, sciacquando spesso e strizzando bene lo straccio.
      Non eccedere mai nella quantità di detergente da diluire in acqua, a meno che il pavimento non risulti molto sporco e si preveda un risciacquo al termine.PERIODICAMENTE di: • eseguire un lavaggio sgrassante con FILA PS/87 in diluizione 1:20 in acqua (possibilmente calda in quanto ne aumenta l’efficienza) seguito da una fase di accurato risciacquo; oppure, nel caso in cui sia più efficace un lavaggio disincrostante, utilizzare FILA DETERDEK in diluizione 1:20 in acqua (possibilmente calda in quanto ne aumenta l’efficienza) seguito da una fase di accurato risciacquoATTENZIONE:Qualora rimanessero zone non perfettamente pulite, ripetere il lavaggio sgrassante e/o disincrostante a concentrazioni più elevate.
      L’operatore incaricato di questo intervento di manutenzione dovrà sempre procedere ad una preliminare verifica empirica su una porzione limitata di materiale.
    1. Come eliminare macchie di varia natura sui materiali ceramici?


      La manutenzione straordinaria è un intervento da fare solo al verificarsi di macchie o alonature di varia natura, non eliminabili con la comune manutenzione ordinaria.La loro rimozione si ottiene attraverso una reazione chimica fra la macchia ed il detergente, per cui, a seconda della natura dello sporco, possiamo intervenire, utilizzando una soluzione opportuna come visibile nella tabella seguente.
      TIPO DI SPORCO INORGANICO SOLUZIONE A BASE
      Carbone, efflorescenze calcaree, gesso, segni metallici, ruggine, grafite, tempere murali… ACIDA (*)tipo FILA DETERDEK
      TIPO DI SPORCO ORGANICO SOLUZIONE A BASE
      Coca cola, caffè, vino, birra, gelato, maionese, marmellata, shampoo, rossetto… ALCALINAtipo FILA PS/87
      Pneumatici, suole di gomma o delle scarpe…
      TIPO DI SPORCO SINTETICO SOLVENTE
      Resine, oli siliconici o meccanici, cere di candela, vernice, inchiostri, lampostil… tipo DILUENTE, ACETONE, FILASOLV…
      (*) Questi interventi vengono effettuati utilizzando una spugna umida o uno strofinaccio a seconda dell’estensione della macchia, e successivamente alla manutenzione, il pavimento deve essere abbondantemente sciacquato e asciugato.

    © Copyright Alfa Tile 2022

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